Dibattito approfondito al congresso provinciale
L'ANPI di Firenze invita a votare Sì al referendum sulle trivelle e No a quello sulla “riforma” del Senato
Approvato odg per la messa fuori legge dei gruppi neofascisti e neonazisti e per il ritiro delle truppe italiane dall'estero e contro la guerra. Importante intervento di Enrico Chiavacci e di Angela Rossi. A conclusione cantate “Bella Ciao” e “Fischia il vento”
Applaudito il saluto del PMLI presentato da Chierico

Redazione di Firenze
Il 18, 19 e 20 marzo si è tenuto a Firenze il congresso provinciale dell'ANPI in preparazione del 16° congresso nazionale.
È stato un congresso positivo per gli antifascisti della provincia di Firenze. In un clima di franco confronto il dibattito ha spaziato dall'antifascismo a tutte le tematiche di attualità. Attraverso i saluti e gli interventi di delegati è stato richiesto all'ANPI che si batta perché siano messe fuorilegge le organizzazioni neofasciste e neonaziste, perché siano applicate le leggi contro l'apologia di fascismo. Tutto il congresso ha sostenuto il No ai referendum sulla Costituzione e la legge elettorale, mettendo sotto tiro il governo Renzi.
Diversi intervenuti si sono espressi contro la guerra, per il ritiro delle truppe italiane dall'estero.
Interventi per il Sì al referendum sulle trivelle, fra cui quello del compagno Enrico Chiavacci delegato della Sezione di Rufina, che ha presentato su questo tema un ordine del giorno approvato a larga maggioranza dal Congresso. Messi sotto tiro anche i progetti di inceneritore nella piana di Sesto e di allargamento dell'aeroporto, il Jobs Act e il TTIP.
Per la prima volta il PMLI ha portato il proprio saluto al congresso ANPI della provincia di Firenze, tramite il compagno Luca Chierico, delegato della Sezione “Oltrarno”. Il compagno ha incitato a “rilanciare in ogni occasione la lotta contro l'attuale dilagare di organizzazioni dichiaratamente fasciste, xenofobe e razziste. Una problematica che deve spronarci a mantenere saldo il fronte unito antifascista contro chi non perde occasione per attaccarlo insieme al comunismo e agli ideali di progresso sociale e libertà”. Il compagno ha proseguito invitando il congresso a impegnarsi a fondo per il “No al referendum contro la 'riforma' della Costituzione che abolisce il Senato e il bicameralismo perfetto e la legge elettorale ultramaggioritaria Italicum, imposte al parlamento con piglio e metodi autoritari dal governo Renzi, e che noi non esitiamo a definire controriforme di stampo neofascista e piduista”. Chierico ha proseguito: “Un altro dei tanti articoli già cancellati di fatto dalla Costituzione è l'articolo 11, quello che dice che l'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Bisogna capire questo: è la barbarie dell'imperialismo che genera barbarie. Di fatto l'Italia di Renzi sta preparando un altro intervento militare in Libia. Bisogna opporsi a questa logica guerrafondaia interventista. Se si vuole la pace, se si vuole evitare le rappresaglie terroristiche, non c'è altra stra che smetterla di ingerirsi, bombardare e invadere”. Il compagno ha inoltre invitato il congresso a schierarsi per il Sì al referendum contro le trivelle.
L'intervento è stato applaudito da buona parte della sala.
Il PD è stato ufficialmente presente con l'assessore del Comune di Firenze con delega al patrimonio non abitativo Federico Gianassi che ha concentrato il suo intervento sul problema delle sedi ANPI di proprietà comunale (di cui l'associazione richiede di mantenere gratuito l'uso) e Fabio Incatasciato, segretario metropolitano del PD, arrivato troppo tardi per intervenire nella prima giornata, ha preso la parola la mattina seguente e dopo poche frasi di circostanza si è dileguato. Lo stesso vale per l'assessore Gianassi.
Era presente al congresso il presidente nazionale dell'ANPI Carlo Smuraglia che nel suo intervento ha rilanciato le motivazioni del No al referendum costituzionale, a cui sono vincolati tutti i membri, rilanciato con passione il pluralismo all'interno dell'associazione e l'attenzione alle giovani generazioni e alla formazione di successori, ora che per motivi anagrafici la leva antifascista della Resistenza sta per estinguersi. Dobbiamo però registrare una totale chiusura sull'utilizzo di metodi di lotta che escono dalla stretta legalità borghese; infatti Smuraglia ha criticato le sezioni ANPI che si sono schierate con la lotta NoTav in Piemonte e “vietato” all'ANPI di partecipare a manifestazioni e presidi antifascisti che possano venire in contatto con iniziative analoghe di gruppi neofascisti e neonazisti.
Il presidente provinciale Ubaldo Nannucci, che ha votato a favore dell'odg per il Sì al referendum sulle trivelle, nel suo intervento ha fatto un'analisi corretta degli aspetti della politica del governo Renzi che spingono verso un “premierato forte” e cancellano diritti acquisiti, come per il Jobs Act; si è schierato per il ritiro dei militari dall'estero e contro la guerra, sostenendo l'emendamento in tal senso presentato dalla sezione “Oltrarno”, però poi è caduto nella rete dei guerrafondai con una lunga dissertazione sulle “inciviltà” che caratterizzano le leggi islamiche, come la posizione della donna, ecc.
Una risposta a Smuraglia e Nannucci l'ha data Angela Rossi, delegata della sezione Oltrarno, che nel suo applaudito intervento ha sostenuto: “Oggi più che mai c'è quindi bisogno di rilanciare l'antifascismo. Questo è il ruolo centrale dell'ANPI. In questo senso nel congresso della Sezione Oltrarno abbiamo chiesto di cancellare il paragrafo, sui 'cattivi amici'. Secondo noi il fronte antifascista deve essere il più vasto possibile, per cui, pur nelle differenze di metodi e sensibilità, il problema che dobbiamo porci è se abbiamo davanti degli antifascisti o no. Poi si discute del resto.
L'ANPI deve anche occupare di più le piazze e contenderle ai gruppi neofascisti e neonazisti; a Firenze in questo ci sembra che abbiamo un po' mancato.
Ci è sembrato giusto e assolutamente necessario che l'ANPI si schieri per il No ai due referendum sulla Costituzione e la legge elettorale. Un'altra cosa che del documento congressuale che non ci è piaciuta – ha proseguito Rossi - è il richiamo, sopra a ogni altra cosa, al rispetto delle leggi. Noi rivendichiamo il primato della coscienza sulla legge. D'altra parte è questo che ci ha insegnato proprio la lotta antifascista. I nostri eroi sono Potente, Fanciullacci, sono coloro che hanno disobbedito alle leggi razziali, ai diktat fascisti, alla leva di Salò, sono quelli che hanno avuto il coraggio di imbracciare le armi per difendere principi e ideali che non erano scritti in nessuna legge.
Per quanto riguarda il coinvolgimento dell'Italia in scenari di guerra, già in atto in pieno contrasto con l'art. 11 della Costituzione e con il pericolo che a breve il nostro Paese sia in prima fila nell'invasione della Libia, dobbiamo esprimere un No chiaro e deciso. Qui, come altri hanno sottolineato, si tratta di guerre di aggressione di stampo imperialista classico, motivate da interessi economici, di controllo delle fonti energetiche e di una zona strategica. Dobbiamo rifuggire alla trappola del confronto di civiltà. Prima di tutto perché la nostra decantata 'civiltà occidentale' è stata la culla del colonialismo e dell'imperialismo, sono centinaia di anni che popoli in tutto il pianeta sono stati 'civilizzati' tramite la distruzione di intere civiltà, di sistemi sociali e con stermini di massa; oggi è il sistema di imprese votate alla ricerca a ogni costo del massimo profitto che crea milioni di disoccupati, violenta la natura mettendo a repentaglio la sopravvivenza stessa del pianeta, provoca esodi biblici dai paesi devastati dalla siccità, ecc. Non sono certo questi i valori dell'antifascismo.
Dobbiamo tornare in piazza contro la guerra, possibilmente a milioni; spetta anche all'ANPI farsi promotrice di una grande mobilitazione locale e nazionale”.
Angela Rossi è stata eletta nel nuovo Comitato provinciale e delegata al congresso nazionale.
Intervenendo come delegato il compagno Luca Chierico ha poi ribadito: “l'ANPI di oggi non deve limitarsi a ricordare il passato ma, memore del proprio bagaglio storico e grazie all'ingresso di forze giovani, deve attualizzare la lotta contro il nuovo fascismo che non si presenta più solo in camicia nera e manganello bensì in giacca e cravatta, occupando i salotti della TV. Oggi si esprime anche con il secessionismo della Lega, il razzismo, l'attacco ai diritti fondamentali dei lavoratori, i tentativi da parte del governo Renzi di sottomettere magistratura, stampa e sindacati al potere esecutivo, progetti che richiamano il piano della P2 di Gelli”.
Il compagno Enrico Chiavacci, in un lungo e articolato intervento, che pubblichiamo in estratti, ha riportato l'impegno della sezione “Martiri di Berceto” di Rufina per la valorizzazione dei luoghi della memoria della propria zona e toccato tutti i principali argomenti di attualità.
Entrambi i compagni sono stati applauditi con convinzione.
Il congresso si è concluso con il canto di “Bella Ciao” e “Fischia il vento”.
I dirigenti nazionali del PMLI con alla testa il compagno Giovanni Scuderi hanno inviato calorosi elogi e ringraziamenti al Comitato provinciale di Firenze del PMLI e alle Istanze di base di Rufina, Fucecchio e Firenze per la partecipazione e per i risultati ottenuti ai Congressi dell'ANPI.
 
 

30 marzo 2016